lunedì 11 agosto 2014

Festa di santa Chiara


Oggi 11 agosto la Famiglia francescana è in festa nel ricordo di santa Chiara, vissuta ad Assisi tra il 1193 e il 1253. Chiara,  attratta dall'esempio di san Francesco, la notte della domenica delle Palme 1212 abbandona la casa paterna e, alla Porziuncola, abbraccia la Forma di Vita evangelica sulle orme del Signore e della sua santissima madre.

La sua vita si consuma nel piccolo chiostro del monastero di San Damiano, in una gioiosa sequela di Cristo povero e crocifisso. In una vita semplice, laboriosa e fraterna, attraverso la via della povertà, ella si apre al mistero di Dio. Il dono della fraternità è frutto di questo cammino: con lei nasce una nuova forma di vita, quella delle Sorelle Povere, poi chiamate Clarisse.

Chiara ci ha lasciato, oltre alla Regola, il Testamento, la Benedizione e quattro Lettere indirizzate a sant'Agnese di Praga.

In questa giornata ci lasciamo accompagnare da alcune parole di una delle lettere ad Agnese:

"Gioisci dunque anche tu nel Signore sempre, o carissima e non ti avvolga nebbia di amarezza, o signora in Cristo amatissima, gioia degli Angeli e corona delle sorelle. Colloca i tuoi occhi davanti allo specchio dell'eternità, colloca la tua anima nello splendore della gloria, colloca il tuo cuore in Colui che è figura della divina sostanza e trasformati interamente, per mezzo della contemplazione, nell'immagine della divinità di Lui. Allora anche tu proverai ciò che è riservato ai soli suoi amici, e gusterai la segreta dolcezza che Dio medesimo ha riservato fin dall'inizio a coloro che lo amano. Senza concedere neppure uno sguardo alle seduzioni, che in questo mondo fallace ed irrequieto tendono lacci ai ciechi che vi attaccano il loro cuore, con tutta te stessa ama Colui che per amor tuo tutto si è donato" (FF 2888-2889)

Chiara ci fa entrare nella contemplazione. E ci fa entrare con tutto noi stesse occhi (mente), anima e cuore… ha una visione unitaria della persona. 


  • Occhi: mettiti davanti a Lui; fermati e guardalo! È questione di incrociare questo sguardo che non giudica ma ama! Perchè guardarlo? Chiara dirà : "…scruta in esso continuamente il tuo volto" (FF 2902) di figlia, sposa e madre. E con Francesco diciamo: "Siamo sposi, quando l'anima fedele si congiunge a Gesù Cristo per l'azione dello Spirito Santo. E siamo fratelli, quando facciamo la volontà del Padre suo, che è in cielo. Siamo madri, quando lo portiamo nel nostro cuore e nel nostro corpo attraverso l'amore e la pura e sincera coscienza, e lo generiamo attraverso il santo operare, che deve risplendere in esempio per gli altri". (FF 200)
  • Anima: è il desiderio di amare ed essere amati che ci tiene in movimento, è il desiderio della felicità che ci mantiene in ricerca. Porre questo anelito dell’anima nello splendore della gloria vuol dire porre su una rotta sicura ogni nostro desiderio, vuol dire indirizzarlo a ciò che davvero conta, a ciò che davvero dura, vuol dire farlo illuminare perché non decada in istintivi compromessi, in comodi adeguamenti, in facili soddisfazioni… perdendo di vista la Sua presenza in noi e la nostra più profonda verità.
  • Cuore: il cuore nella Bibbia è il centro dell’uomo, è l’uomo nella sua profondità: la sede degli affetti, dei pensieri, dei sentimenti, della volontà, il luogo più intimo dove avviene l’incontro con Dio, dove l’uomo si decide per Lui o dove, nella sua libertà, decide di rifiutarlo. Chiara esorta Agnese a collocare il cuore in Dio e a lasciarsi da Lui trasformare.

Buona festa di santa Chiara. Il Signore ci doni di lasciarci attrarre da Lui per contemplare sempre più in pienezza il Suo volto!



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