Liturgia del giorno: Is 2,1-5; Sal 121; Rm 13,11-14a; Mt 24,37-44.
“Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà” (Mt 24,42)
Con la prima domenica di Avvento ha inizio un nuovo anno liturgico (anno A). L’invito è quello di “vegliare”, cioè di stare svegli, proprio come la sentinella, per riuscire a cogliere la venuta di Cristo, non solo alla fine dei tempi, ma anche nella nostra quotidianità.
Quando mi trovo di fronte a questo passo di Vangelo la prima emozione che mi abita è quella della paura, lo sento un po’ minaccioso… ma, poi, man mano che lo leggo e ci rifletto su, sento un invito che ancora una volta mi viene rivolto: “Raffaella, non lasciare che la routine quotidiana ti assorba tanto da offuscare ciò che veramente vale, tanto da non farti rendere conto di come Io mi rendo presente nel tuo oggi”. Questa provocazione mi scuote dal torpore che a volte avvolge la mia vita e mi ricorda che nulla ha senso senza di Lui e che i miei progetti e desideri, se non sono orientati a Lui, mancano dell’essenziale.