mercoledì 15 gennaio 2020

C come Chiesa

Se è vero che la chiesa è “popolo adunato nell’unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”, come dice il Concilio; se è vero che invochiamo lo Spirito perché tutti “diventiamo un solo corpo e un solo Spirito”, come si esprime la liturgia della messa; se, dunque, la Trinità è la sorgente, l’immagine esemplare e la meta ultima della chiesa; bisogna concludere che, come nella Santissima Trinità, anche nella chiesa la comunione delle persone entra nel suo costitutivo essenziale…
È il mondo che noi dobbiamo amare, che non dobbiamo scomunicare, che dobbiamo inseguire, al quale dobbiamo voler bene; ed amare il mondo vuol dire farsi carico dei problemi di tutta l’umanità. Noi come chiesa siamo il popolo che passa in mezzo al mondo per annunciare che il Signore è risorto e cammina con noi. Non dobbiamo chiudere gli occhi finchè il mondo non dorme sonni tranquilli. Non dobbiamo avere paura di piegarci per lavare i piedi del mondo (Stralci da “Chiesa Stola e grembiule”, Don Tonino Bello)