Io lo so che non sono solo. Anche quando sono solo. Io lo so che non sono solo. Io lo so che non sono solo. Anche quando sono solo. Sotto un cielo di stelle e di satelliti. Tra i colpevoli le vittime e i superstiti. Un cane abbaia alla luna. Un uomo guarda la sua mano. Sembra quella di suo padre. Quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su. Era bello il panorama visto dall'alto. Si gettava sulle cose prima del pensiero. La sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero. Ora la città è un film straniero senza sottotitoli. Le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli. Il ghiaccio sulle cose. La tele dice che le strade son pericolose. Ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente. Il profumo dei fiori l'odore della città. Il suono dei motorini il sapore della pizza. Le lacrime di una mamma le idee di uno studente. Gli incroci possibili in una piazza. Di stare con le antenne alzate verso il cielo. (L. Cherubini / M. Franti / R. Onori - Jovannotti)
Forse, in questo tempo anche noi siamo attanagliati dalla paura del Covid -19, l’isolamento forzato, la paura che anche per noi e i nostri cari possa essere letale e ci porti alla morte, e ad una morte in completa solitudine. Ma tu lo sai che non sei solo?