giovedì 12 maggio 2016

Se mi inviti... vengo!


Sabato 7 maggio ho avuto la grazia di incontrare un gruppo di adolescenti di Ottaviano (Na). Chi sono? "Studenti" della scuola dell'infanzia in cui viviamo, da anni, la nostra missione educativa: è bastato un invito da parte di sr Gilda che ci siamo ritrovate ad accogliere 40 ragazzi che 10-12 anni fa hanno frequentato la scuola.

Con loro abbiamo condiviso una piccola riflessione sul tema dell'amore prendendo spunto da quanto il Papa ha detto ai ragazzi al Giubileo dei ragazzi. Dopo un primo momento di conoscenza, abbiamo ascoltato la canzone di Marco Mengoni "esseri umani" e ciò che più risuonava da loro era la prima frase: "Oggi la gente ti giudica per quale immagine ha…". Partendo da lì e dalle maschere che spesso indossiamo per far contenti gli altri ci siamo detti che in fondo Dio ci dice: "Prendi la mano e rialzati, tu puoi fidarti di me. Io sono uno qualunque, uno dei tanti, uguale a te. Ma che splendore che sei, nella tua fragilità. E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa realtà".

Il punto è che  non ci crediamo più all'amore! Il  desiderio più grande che avevo dentro di me nell'incontrare quei ragazzi  era di provare con loro a riaccendere una domanda: cosa è l'amore? E’ possibile anche per me?

Ma cosa è amore?  In vari passaggi (ripresi dal Papa) questo è stato il percorso: 

- LIBERTA’: "Molti vi diranno che essere liberi significa fare quello che si vuole. Ma qui bisogna saper dire dei no. Se tu non sai dire di no, non sei libero. Libero è chi sa dire sì e sa dire no. La libertà non è poter sempre fare quello che mi va: questo rende chiusi, distanti, impedisce di essere amici aperti e sinceri; non è vero che quando io sto bene tutto va bene. No, non è vero. La libertà, invece, è il dono di poter scegliere il bene: questa è libertà. E’ libero chi sceglie il bene, chi cerca quello che piace a Dio, anche se è faticoso, non è facile. Ma io credo che voi giovani non abbiate paura delle fatiche, siete coraggiosi! Solo con scelte coraggiose e forti si realizzano i sogni più grandi, quelli per cui vale la pena di spendere la vita. Scelte coraggiose e forti. Non accontentatevi della mediocrità, di "vivacchiare" stando comodi e seduti; non fidatevi di chi vi distrae dalla vera ricchezza, che siete voi, dicendovi che la vita è bella solo se si hanno molte cose; diffidate di chi vuol farvi credere che valete quando vi mascherate da forti, come gli eroi dei film, o quando portate abiti all'ultima moda. La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia; non è una "app" che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell'amore. La libertà è un’altra cosa".

- PRENDERSI CURA: "Voler bene senza possedere, di amare le persone senza volerle come proprie, ma lasciandole libere. Perché l’amore è libero! Non c’è vero amore che non sia libero! Quella libertà che il Signore ci lascia quando ci ama. Lui è sempre vicino a noi. C’è sempre infatti la tentazione di inquinare l'affetto con la pretesa istintiva di prendere, di 'avere' quello che piace; e questo è egoismo. Il Signore, se ascoltate la sua voce, vi rivelerà il segreto della tenerezza: prendersi cura dell’altra persona, che vuol dire rispettarla, custodirla e aspettarla. E questa è la concretezza della tenerezza e dell’amore".

- DONARE: "Non solo qualcosa di materiale, ma qualcosa di sé stessi: il proprio tempo, la propria amicizia, le proprie capacità".

- METTERE IN GIOCO I TALENTI: "Cioè a mettere in gioco i tuoi talenti nella vita, insieme con Lui, senza paura. Gesù ti aspetta pazientemente, attende una risposta, attende il tuo “sì".

… E' bastato un invito per permettere un incontro! Che il Signore benedica il seme d'amore che c’è in ciascuno e ci permetta sempre di essere strumenti di questa semina.

sr. Rosa Della Volpe 


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