mercoledì 13 maggio 2020

In nome della Madre


Ecco il testo del video "In nome della Madre", per dare la possibilità di leggerlo con calma e, quindi, riflettere... In grassetto sono riportati gli stralci dal testo di Erri De Luca, "In nome della Madre" e in corsivo un piccolo commento.


"Una piccola anfora di argilla ancora fresca si è posata nell’incavo del ventre"

Così Maria ti è accaduto in quello splendido giorno di luce, di annunciazione del Figlio di Dio… così nel tuo grembo si è fatto spazio Dio, un seme di Parola… il seme dell’Amore.
E così sia per noi tutti, anche per te, fratello, sorella, tu possa dilatare il tuo cuore e la tua anima alla Parola dell’Amore che ogni giorno vuole compiersi in te.

"Questo bambino occupa tutto il mio spazio, non solo quello del grembo. Sta nei miei pensieri, nel mio respiro, odora il mondo attraverso il mio naso. Sta in tutte le fibre del mio corpo".
Così sia per te, per me, per noi tutti. Come Maria, come s. Francesco, tu possa avere Gesù sulle labbra, portare Gesù nel cuore, Gesù nelle orecchie, Gesù negli occhi, Gesù nelle mani, Gesù in tutte le tue membra…
"Cos’è la grazia? ... é la forza sovrumana di affrontare il mondo da soli senza sforzo, sfidarlo a duello tutto intero senza neanche spettinarsi... chi possiede questo, è salvo da ogni timore. Tu, Maria, sei piena di grazia. Intorno a te c’è una barriera di grazia, una fortezza. Tu la spargi, Maria, questa grazia".

Ha ragione Giuseppe quando ti dice così, Maria. Tu sei una donna piena di grazia. Tu irradi una forza luminosa, che è solo di chi viene attratto e totalmente rapito da Dio, e rimane piccolo, fragile, ma con una consistenza che è solo divina. Sia così anche per te, fratello, sorella, tu possa venire completamente assorbito da Dio.
"Mi rallegra partire, partorire.. lo saprei fare a occhi chiusi. E poi avrò l’aiuto di chi me l’ha piantato in grembo con l’annuncio. Io sono pronta. In quel momento saprò fare tutto da sola. Mi sento invincibile con Giuseppe al mio fianco e Gesù nel ventre".

Maria, insegnaci a partire, a partorire, a generare vita e poi a lasciarla andare, senza trattenere. Trasmetti a noi quell'amorevole fiducia in Dio, che ti ha resa così forte. 

"E’ potente la forza che mi ha tenuto ferma mentre mi lavorava. Così succede al vaso che ruota tra le mani del vasaio, restavo argilla ma scavata, fatta per contenere.  La gravidanza è stata un tempo di perfezione all'ombra, la durata di un’asciugatura. Eccomi pronta, argilla con un’anima di ferro: le pietre che volevano scagliarmi si sono frantumate".
Le mani di Dio ti prendano, ti avvolgano... le Sue dolci mani lavorino su di te, fratello, sorella.. e anche quando ti sembra che questo porti dolore, sappi che Lui sta semplicemente lavorando più in profondità... e sarà bellissimo, un capolavoro... e sarai meraviglioso, meravigliosa e fragile, e forte. 
  
"Tu sei così, Gesù, impastato di sangue mio e di perfezione..."  

E anche tu, fratello, sorella, sei così: impastato di Dio e di terra, di sangue e di Luce divina...

"Figlio mio, abìtuati al deserto, che è di nessuno e dove si sta fra terra e cielo... il deserto è il tuo luogo di nascita. Non vieni da un sudore di abbracci, da nessuna goccia d’uomo, ma dal vento asciutto di un annuncio. Abìtuati al deserto che mi ha trasformato in tua madre. Sei venuto da lì, dal vuoto dei cieli, figlio di una cometa che si è abbassata fino a me".         
  
E tu, fratello, sorella, abìtuati a questo deserto... possa tu provarne nostalgia, perché lì è il luogo in cui Dio ti ha incontrato e ti incontra... lì è il Vostro talamo... lì Lui ti parla. Lì, e non altrove.
Maria, grazie per avere accolto Gesù.. nel ventre tuo si riaccese l’amore... possa anche in noi ogni giorno riaccendersi quell’Amore che viene solo da Dio.



Nessun commento:

Posta un commento

Ciao. I commenti sono moderati dal web-master. Abbi pazienza... :-)