venerdì 3 ottobre 2014

Buona festa di s. Francesco


Nella festa di s. Francesco ci vogliamo lasciare guidare da alcuni stralci dell'omelia che papa Francesco ha tenuto il 4 ottobre 2013, durante la sua prima visita alla città di Assisi.

"Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli" (Mt 11,25)

"Francesco, figlio di un ricco commerciante di Assisi. L’incontro con Gesù lo portò a spogliarsi di una vita agiata e spensierata, per sposare 'Madonna Povertà' e vivere da vero figlio del Padre che è nei cieli. Questa scelta, da parte di san Francesco, rappresentava un modo radicale di imitare Cristo, di rivestirsi di Colui che, da ricco che era, si è fatto povero per arricchire noi per mezzo della sua povertà (cf. 2Cor 8,9) [...]

Che cosa testimonia san Francesco a noi, oggi? Che cosa ci dice, non con le parole – questo è facile – ma con la vita?

1. La prima cosa che ci dice, la realtà fondamentale che ci testimonia è questa: essere cristiani è un rapporto vitale con la Persona di Gesù, è rivestirsi di Lui, è assimilazione a Lui.


Da dove parte il cammino di Francesco verso Cristo? Parte dallo sguardo di Gesù sulla croce. Lasciarsi guardare da Lui nel momento in cui dona la vita per noi e ci attira a Lui. Francesco ha fatto questa esperienza in modo particolare nella chiesetta di san Damiano, pregando davanti al crocifisso [...] Chi si lascia guardare da Gesù crocifisso viene ri-creato, diventa una 'nuova creatura'. Da qui parte tutto: è l'esperienza della Grazia che trasforma, l'essere amati senza merito, pur essendo peccatori [...]

Ci rivolgiamo a te, Francesco, e ti chiediamo: insegnaci a rimanere davanti al Crocifisso, a lasciarci guardare da Lui, a lasciarci perdonare, ricreare dal suo amore.

2. Nel Vangelo abbiamo ascoltato queste parole: 'Venite a me, voi tutti, che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore' (Mt 11,28-29).

Questa è la seconda cosa che Francesco ci testimonia: chi segue Cristo, riceve la vera pace, quella che solo Lui, e non il mondo, ci può dare. San Francesco viene associato da molti alla pace, ed è giusto, ma pochi vanno in profondità. Qual è la pace che Francesco ha accolto e vissuto e ci trasmette? Quella di Cristo, passata attraverso l'amore più grande, quello della Croce. E' la pace che Gesù Risorto donò ai discepoli quando apparve in mezzo a loro (cf. Gv 20,19.20) [...]

Ci rivolgiamo a te, Francesco, e ti chiediamo: insegnaci ad essere 'strumenti della pace', della pace che ha la sua sorgente in Dio, la pace che ci ha portato il Signore Gesù.

3. Francesco inizia il Cantico così: 'Altissimo, onnipotente, bon Signore… Laudato sie… cun tutte le tue creature' (FF, 1820). L’amore per tutta la creazione, per la sua armonia! Il Santo d'Assisi testimonia il rispetto per tutto ciò che Dio ha creato e come Lui lo ha creato, senza sperimentare sul creato per distruggerlo; aiutarlo a crescere, a essere più bello e più simile a quello che Dio ha creato. E soprattutto san Francesco testimonia il rispetto per tutto, testimonia che l'uomo è chiamato a custodire l'uomo, che l'uomo sia al centro della creazione, al posto dove Dio - il Creatore - lo ha voluto. Non strumento degli idoli che noi creiamo! L'armonia e la pace!...

Ci rivolgiamo a te, Francesco, e ti chiediamo: ottienici da Dio il dono che in questo nostro mondo ci sia armonia, pace e rispetto per il Creato."

Buona festa di s. Francesco! Il Signore ci doni, sull'esempio di Francesco, di lasciarci sempre più conformare a Cristo povero e crocifisso!





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