martedì 21 ottobre 2014

"Liberi nella gioia": Festival Francescano 2014 - 2/2


Una meraviglia stupenda. Grazie! È la prima volta che partecipo in prima persona al Festival Francescano. Ne ho sentito parlare in questi anni; mi sono prodigata per individuare sorelle che potessero andare a sostenere la nostra comunità di Longiano (FC), che già da anni vi partecipa; ma per me questa è stata la prima esperienza in diretta. 

Mi sono trovata, al Festival, all'interno di una grande organizzazione e famiglia che ha coinvolto frati, suore, laici e diversi  giovani. Un'organizzazione che, a mio avviso, ha toccato molti cuori. Il titolo dell’evento, "Liberi nella gioia", ha intercettato tante attese di ciascuno di noi; inoltre ha creato cultura, fratellanza nel mondo francescano e tra la gente, attratta e interessata alla realtà viva di san Francesco d’Assisi. 

I tanti giovani di passaggio per le piazze di Rimini sono stati coinvolti sia dai giovani stessi, che hanno proposto loro di mettersi in gioco con dei vivaci test, sia dai religiosi e dalle religiose, che presentavano le loro realtà ed erano disponibili all'ascolto, sia anche dalla musica, dai  balli, dagli stands di cultura, missione, carità, proposte giovani ecc. La bellezza della risposta di san Francesco e la sua passione per il Regno e la gente si sono manifestate attraverso tutti coloro che hanno cercato di collaborare in tanti modi creativi. Le proposte fatte alla gente sono state davvero tante e si è cercato di arrivare veramente a tutti: bambini, ragazzi delle scuole, giovani, adulti. Ce n’era veramente per tutti!

Tra i momenti, a mio avviso, più toccanti per i giovani c'è stata la preghiera notturna con il Crocifisso di san Damiano. Davanti al Tempietto, in una chiesa virtuale e molto semplice, fatta di iuta e barelle accatastate, è stata posizionata una copia del Crocifisso di san Damiano. Alcuni giovani, insieme a frati e suore, andavano ad annunciare agli altri giovani la possibilità di questo momento di preghiera. Altri dell’equipe erano pronti ad accoglierli in questa "chiesetta" a cielo aperto e nel mezzo della confusione della vita notturna di una piazza! I ragazzi erano accompagnati alla croce ed erano invitati a fare una preghiera spontanea o a lasciare un loro scritto. Poi prendevano un brano del Vangelo già preparato, da portare con loro. Per chi voleva c'era anche la possibilità di confessarsi. L'essere accompagnati da Gesù, il canto, lo spazio delimitato con semplicità offrivano la possibilità della grazia per chiunque volesse incontrare Gesù e lasciargli una parte di sé.

La carta vincente del Festival sono stati i giovani invitati dalle varie suore o frati, i giovani che già collaborano con noi nell'evangelizzazione. Loro ci hanno dato una grande testimonianza di passione per il Regno e per i loro coetanei.


Il tanto lavoro fatto insieme tra Istituti e con i laici nel pensare e preparare prima le attività, nella stima reciproca, nell'affetto che cresce sempre più, è fiorito grazie alla partecipazione e azione concreta di ciascuno, nella consapevolezza di essere sorretti dalla Sua Parola e dalla chiamata a corrispondere ai Suoi desideri: "E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me" (Gv 17, 22-23). 

sr. Barbara Donini



Nessun commento:

Posta un commento

Ciao. I commenti sono moderati dal web-master. Abbi pazienza... :-)