mercoledì 10 settembre 2014

Con le sorelle ammalate di Loreto...


Giorno dopo giorno scopro sempre più che la persona anziana ha una grande saggezza che si può conoscere solo vivendole accanto, accompagnandola.

Prima di arrivare in Italia, avevo un grande timore al pensiero di vivere in mezzo alle sorelle anziane e ammalate. Timore che ho dovuto  superare quando la Superiora provinciale della Romania mi ha comunicato  che sarei stata  spostata dalla comunità di Husi, dove lavoravo con i bambini, alla comunità di Loreto, in Italia, dove c'è il reparto in cui vengono accudite le suore ammalate. 
Con grande preoccupazione mi chiedevo: "Come posso andare ad aiutare queste sorelle, ormai vicine, per la loro età, a lasciare questo mondo per  incontrare la vera vita?". Per me la morte era una realtà poco familiare e provavo una certa paura. Ho, però, accolto  questo trasferimento e sono arrivata nella mia nuova comunità.  

Qui, a contatto con la sofferenza di queste sorelle,  ho cominciato a scoprire che esiste un'altra vita, a vedere nelle sorelle il volto di Cristo. Le sorelle, o meglio le "principesse", come preferisco chiamarle  in modo affettuoso, a contatto con la sofferenza,  sono sincere e  aiutano anche chi sta con loro ad avere una  relazione sincera con Cristo.  Un giorno ho  detto a una sorella che portava la sua Croce di non gridare, ma di prendere la corona del Rosario e pregare. La sua risposta è stata: "Eh! Lucia! Lucia! Sai tu che cosa è la preghiera? Il mio grido è la mia preghiera!". In quel momento, con un po' di vergogna, mi sono resa conto che io non so che cosa significhi concretamente "portare la Croce". 

Non ho parole per esprimere la sofferenza  silenziosa di alcune nostre "principesse",  posso solo dire che  vivo con "Cristo" accanto a me. Tante di queste sorelle vivono la loro sofferenza senza lamentarsi, anche dinanzi a cure dolorose,  per non creare disagio in noi che le accudiamo. 

Mi sono chiesta: "Perché questa sofferenza così forte vissuta nel silenzio?". Non so dare una risposta. Ho capito che solo la persona che soffre  davvero sa essere  accanto alla sorella; loro sanno essere delicate e soffrire in silenzio. 

Sono davvero molto felice che Signore mi abbia portata in mezzo a loro per scoprire il vero valore della vita.  La vita è  bella con loro perché mi danno la testimonianza che Gesù  è vivo in mezzo a noi e ci ama. "Che il Paradiso non e un luogo dove devo andare, ma comincia da qui e sta nel mio cuore, e si gode la presenza di Dio",  diceva una “principessa” di più di 90 anni.  Le loro parole sagge mi sconvolgono ogni giorno. Questo mi fa capire che la vita deve essere rispettata, apprezzata e amata. 

Quando una sorella esprime la sofferenza con un lamento, mi rendo conto che è un altro modo di pregare.  Sono contenta di stare con loro per scoprire  come si può vivere più intensamente la vita con Cristo che porta la Croce. Mi rendo conto sempre più che da queste sorelle ricevo molto più di quanto io riesca a dare loro. Grazie!

Sr. Lucia Damatarca


Se qualcuno volesse contattare personalmente sr. Lucia può scriverle a questo indirizzo: damlucia@yahoo.com


3 commenti:

  1. Grazie suor Lucia, per la tua testimonianza di grande fede. Grazie perché comunichi la preziosità e l'essenza della vita! Buon servizio.......

    RispondiElimina
  2. Davvero Sr. Lucia, hai colto il senso della vita che è preziosa fino agli ultimi istanti. Che Dio ti benedica sorella.

    RispondiElimina
  3. un testo che fa pensare tante cose... grazie della condivisione! ;-) fav

    RispondiElimina

Ciao. I commenti sono moderati dal web-master. Abbi pazienza... :-)