lunedì 27 aprile 2020

F come fiducia

Io lo so che non sono solo. Anche quando sono solo. Io lo so che non sono solo. Io lo so che non sono solo. Anche quando sono solo. Sotto un cielo di stelle e di satelliti. Tra i colpevoli le vittime e i superstiti. Un cane abbaia alla luna. Un uomo guarda la sua mano. Sembra quella di suo padre. Quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su. Era bello il panorama visto dall'alto. Si gettava sulle cose prima del pensiero. La sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero. Ora la città è un film straniero senza sottotitoli. Le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli. Il ghiaccio sulle cose. La tele dice che le strade son pericolose. Ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente. Il profumo dei fiori l'odore della città. Il suono dei motorini il sapore della pizza. Le lacrime di una mamma le idee di uno studente. Gli incroci possibili in una piazza. Di stare con le antenne alzate verso il cielo. (L. Cherubini / M. Franti / R. Onori - Jovannotti)

Forse, in questo tempo anche noi siamo attanagliati dalla paura del Covid -19, l’isolamento forzato, la paura che anche per noi e i nostri cari possa essere letale e ci porti alla morte, e ad una morte in completa solitudine. Ma tu lo sai che non sei solo? 

In ascolto della Parola e delle Fonti Francescane

Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». (Mc 4,37ss)

Volgendosi a sé la vergine santissima (Chiara) parlava in silenzio alla sua anima: “ Va’ sicura -disse- perché avrai una buona guida di viaggio. Va’, perché chi ti ha creato, ti ha santificato e, custodendoti sempre come una madre custodisce suo figlio, ti ha voluto bene con amore. Tu Signore che mi hai creato – soggiunse -, sii benedetto. (Cf FF 3252)

PRO-VOCATI: Le ultime parole che Chiara libera prima di morire, dicono uno stile di vita in continuo dialogo e fiducia nel Signore. Non so se possiamo liberarci dalla paura della morte, ma forse possiamo sempre più crescere anche noi, nella fiducia del nostro Dio amante della vita, che ci ha donato il Figlio, perché come figli attraversiamo la storia nella serena certezza che IO NON SONO SOLO, perché TU GESU’ SEI CON ME. Proviamo a dire ogni giorno TU SIGNORE CHE MI HAI CREATO SII BENEDETTO, il Signore non ci deluderà!

PREGHIERA: "O Dio, Padre nostro, ricco di bontà infinita guarda il Tuo popolo provato da una grave epidemia. Fa che ancora e sempre possiamo sperimentare la Tua grande misericordia e la Tua paterna tenerezza. Ti affidiamo tutti gli ammalati, gli anziani, i bambini e le loro famiglie; proteggi i medici e tutti gli altri operatori sanitari che, con abnegazione, sono in prima linea per aiutare le tante persone colpite dal male; dona luce e sapienza a quanti cercano nuove vie per salvaguardare la nostra salute. La liberazione da questa epidemia per cantare e ringraziare con cuore nuovo la misericordia di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo ".

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