venerdì 13 gennaio 2017

A proposito del campo di fine anno 2016 in Assisi


Poco più di due giorni per vivere con un gruppo di ragazzi, provenienti da varie parti d'Italia,  un'esperienza davvero significativa: il campo di fine anno ad Assisi intitolato : «Un sorriso… da Dio»! Già, che strano titolo… ma è proprio ciò che io e i ragazzi che vi hanno partecipato, abbiamo sperimentato: il sorriso di Dio che posa il suo sguardo su ciascuno di noi e ci benedice, non un Dio di cui aver paura, ma un Dio che sorride! 


Il tema infatti è stato quello della benedizione; quella benedizione presente nella Bibbia (Nm 6,24-26) e che san Francesco, con cura, aveva scritto su una cartula a frate Leone perché la portasse sempre con sé! Questo è il dono prezioso che ci è stato fatto a conclusione del 2016 e all'inizio di questo nuovo anno: 

 "Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace".
(Nm 6,24-26)
 
Pochissimi giorni, dunque, ma vissuti intensamente: la veglia presso la tomba di san Francesco, il pellegrinaggio a Spello, la testimonianza delle monache di clausura, le celebrazioni, pranzi e cene vissuti in fraternità e allegria, il ripercorrere la vita di Francesco nei luoghi che hanno segnato la sua storia, le prove di canto per animare la veglia di capodanno in Basilica, la festa, i giochi, i saluti, la condivisone… i tanti sorrisi!

Anche io ho sperimentato nella mia vita questa benedizione… ma come e dove in questi giorni? Innanzi tutto nel volto dei ragazzi che ho avuto modo di conoscere, i loro desideri, le loro ricerche, i loro sguardi, la preziosità della loro vita… Ogni volta che incrociamo il volto dell’altro, che sfioriamo la sua vita, si attua una parte di questa benedizione perché il volto di Dio risplende nel volto dei fratelli! E ancora: nel cammino, nel nostro camminare verso Spello nel silenzio di un paesaggio bellissimo, luogo in cui è stato possibile guardare e cogliere tutto ciò che Dio compie e opera per noi. 

Camminando abbiamo gustato ciò che ci circonda e abbiamo sperimentato quanta cura Dio ha per noi, come ci custodisce, come prepara per noi un mondo bello… perché Dio benedice il nostro camminare, i nostri passi che iniziano a muoversi verso la Sua promessa di Bene, di felicità piena!

Ed è stampato nel mio cuore un gesto con cui vorrei concludere questa breve condivisione: due mani posate sul capo; (non solo quelle del sacerdote che benedice) ma le mani di ogni ragazzo che hanno toccato e benedetto l'altro, perché la benedizione ha come casa la famiglia, la nostra quotidianità, le nostre relazioni! Io sono chiamata a benedire perché sono benedetta, tu puoi benedire perché il Signore ti custodisce e ti sorride con amore infinito! Ma cosa dono e ricevo quando benedico? Non solo forza per camminare, custodia e grazia…ma di essere stabilita nella Pace, nella pienezza di ogni bene...la mia, la tua vita abita in Dio! E allora, niente paura per questo nuovo anno, il Signore è con noi: Il Signore ti benedica e ti sorrida sempre!

sr. Maria Rita Vitucci

 
 

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