domenica 7 dicembre 2014

Seconda domenica di Avvento 2014


Liturgia del giorno: Is 40,1-5.9-11; Sal 84; 2Pt 3,8-14; Mc 1,1-8.

In questa seconda domenica di Avvento siamo accompagnati da Giovanni Battista, il messaggero mandato a preparare la via del Signore, la "voce che nel deserto" che ci invita a preparare questa via. Giovanni battezza nel deserto e proclama un battesimo di conversione

Il deserto non è solo un luogo geografico, ma è una dimensione fondamentale per la vita cristiana, ossia quel luogo interiore dove sperimentiamo la tentazione, la lotta, ma dove possiamo fare verità e lasciare che il Signore riconduca all'unità il nostro cuore frammentato. 

Così diceva Charles de Foucauld: "Bisogna passare attraverso il deserto e dimorarvi, per ricevere la grazia di Dio; è là che ci si svuota, che si scaccia da noi tutto ciò che non è Dio e che si svuota completamente questa piccola casa della nostra anima per lasciare tutto il posto a Dio solo". 

È qui che inizia la conversione, aspetto importante a cui ci richiama oggi Giovanni Battista. Non si tratta solo di passare da una vita dissoluta o "di non fede" a una "di fede", ma conversione è anche passaggio da una vita mediocre, fatta a volte di piccoli compromessi, guidati dal "tanto che male c’è!", a una vita impegnata, spesa fino in fondo per Dio e per i fratelli. Tutti, quindi, siamo chiamati alla conversione, che, come dice papa Francesco "non si riduce a forme esteriori o a vaghi propositi, ma coinvolge e trasforma l'intera esistenza a partire dal centro della persona, dalla coscienza... Siamo invitati ad intraprendere un cammino nel quale, sfidando la routine, ci sforziamo di aprire gli occhi e le orecchie, ma soprattutto il cuore, per andare oltre il nostro orticello". 

"Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme…" (Mc 1,5): qui c’è un "esodo" al contrario, non dal deserto alla città, ma viceversa. Anche noi, in questo tempo di Avvento, siamo chiamati ad andare nel deserto del nostro cuore, per prendere consapevolezza di ciò che ci abita e, con la Sua grazia, lasciar andare tutto ciò che ci distoglie e allontana dal Signore per poter preparare davvero la via al Signore che viene. 

Signore, donami il silenzio del cuore che mi apra all'ascolto della tua parola e della voce di ogni fratello che mi chiede amore. Signore, fai parlare in me il tuo silenzio. Amen.

sr. Raffaella Cavalera

Da #Bibbia Francescana


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