"I membri di una qualche antica tribù avevano la consuetudine di mettere una pietruzza bianca o nera in un vaso alla fine di ogni giornata, in base all'andamento positivo o negativo del giorno. Un’abitudine sensata. Poi, in occasione della morte di qualcuno, si rovesciava il vaso e si poteva quindi constatare se la sua era stata una vita felice o no. Invece di tale rito con le pietruzze, alla fine della giornata io potrei scrivere in questo quaderno: la vita è bella o miserabile o difficile o deliziosa, ecc. Lo farò una volta per un mese intero. Sarà divertente vedere come va a finire. Adesso, alle undici e mezzo di giovedì sera, 7 agosto 1941, posso scrivere con assoluta convinzione: la vita è buona" (Dal Diario di Etty Hillesum)
Alla fine del 2016 ho deciso di fare questa esperienza suggerita da Etty, non per svuotare il vaso alla mia morte, ma alla fine del 2017. Così mi sono preparata 365 pietruzze, alcune bianche, alcune nere e ne ho aggiunte di bianche e nere insieme…