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venerdì 11 marzo 2016

Francesco visto in sogno da Innocenzo III


In che modo il papa aveva visto la basilica lateranense prossima a crollare, basilica che un poveretto, cioè il beato Francesco sosteneva con il proprio dorso (cf FF 1063)

Con questo VI affresco inizia la seconda tappa del cammino di Francesco! Ascoltiamo le Fonti: "Vedendo il beato Francesco che il Signore accresceva i suoi fratelli in numero e meriti, erano ormai in dodici, disse: Fratelli andiamo dunque dalla nostra madre, la santa Chiesa romana, e comunichiamo al sommo pontefice ciò che il Signore ha cominciato a fare per mezzo di noi al fine di proseguire secondo il suo volere e le sue disposizioni quello che abbiamo iniziato" (cf FF 1455). 

giovedì 4 febbraio 2016

La spoliazione di Francesco


Francesco restituì al padre ogni cosa e depose tutte le vesti rinunziò ai beni paterni e transitori dicendo al padre: "D’ora innanzi potrò dire in tutta verità: Padre nostro che sei nei cieli, dal momento che Pietro di Bernardone mi ha ripudiato" (cf. FF 1043)

martedì 5 gennaio 2016

Il Crocifisso di san Damiano parla a Francesco


Mentre il beato Francesco pregava davanti all'immagine di un crocifisso, uscì dalla croce una voce che per tre volte disse: "Vai, Francesco, e ripara la mia casa che è tutta in rovina" volendo intendere la Chiesa di Roma (cf. FF 1038)

Il IV Affresco che oggi meditiamo ci fa emergere una domanda: "Perchè mai quel giovane mercante, che godeva della considerazione dei giovani ad Assisi e aspirava a diventare cavaliere, a un certo punto,  mise in atto una serie di comportamenti che uscivano dal suo consueto modo di comportarsi?" Negli affreschi di Giotto, prima della preghiera a San Damiano, c'è una grande "omissione" che non possiamo tacere, perché nel cammino di conversione è lo stesso Francesco che ce lo ricorda come momento "importante". 

venerdì 4 dicembre 2015

Il sogno del palazzo delle armi


"La notte seguente, Francesco essendosi profondamente addormentato vide in sogno un grande e magnifico palazzo con soldati armati di armi che portavano le insegne della croce di Cristo; chiedendo egli di chi mai fossero, gli fu risposto, da una voce dall'alto, che tutte quelle cose sarebbero state sue e dei suoi seguaci" (cf FF 1031)

Nel terzo affresco si parla di un sogno che Francesco fece la notte seguente! La notte seguente a cosa? La notte seguente al gesto di cortesia che Francesco aveva avuto con il cavaliere caduto in disgrazia! Francesco ha un grande desiderio, quello di diventare cavaliere; la prigionia e la malattia lo hanno un po' destabilizzato ma il desiderio  è ancora lì e il sogno sembra confermarlo. 

mercoledì 4 novembre 2015

Francesco dona il suo mantello a un cavaliere diventato povero


"Quando il beato Francesco s’incontrò con un cavaliere nobile, ma ridotto in miseria e mal vestito; Francesco preso da pietosa compassione della di lui povertà, subito spogliatosi delle proprie vesti lo rivestì" (cf FF 1030)

sabato 3 ottobre 2015

Solennità di san Francesco d'Assisi


"E, in verità, un uomo di Assisi molto semplice, ammaestrato, come si crede, da Dio, ogni volta che incontrava Francesco per le strade della città si toglieva il mantello e lo stendeva ai suoi piedi, proclamando che Francesco era degno di ogni venerazione, perché di lì a poco avrebbe compiuto grandi cose, per cui sarebbe stato onorato e magnificato da tutti i cristiani" (FF 1029)

giovedì 17 settembre 2015

Impressione delle stimmate di san Francesco


"Mentre il beato Francesco stava pregando alle falde della Verna, ebbe la visione del Cristo sotto le apparenze di un Serafino crocifisso. Questi gli impresse le stimmate della Croce alle mani, ai piedi e anche alla destra del costato: quelle stesse di nostro Signore Gesù Cristo" (LegM. XIII, 3)

Nel settembre del 1224, mentre sul monte della Verna Francesco era immerso nella meditazione, il Signore Gesù, con un prodigio singolare, gli impresse nel corpo le Stimmate della sua Passione! Francesco, che sin dalla sua conversione aveva nutrito un grande amore per Cristo Crocifisso, a due anni dalla sua morte, poteva dire con la sua vita:

"SONO STATO CROCIFISSO CON CRISTO E NON VIVO PIU’ IO, MA CRISTO VIVE IN ME" (Gal 2,19ss)