"Vocazione". È la parola che dovresti amare di più,
perché è il segno di quanto sei importante agli occhi di Dio.
È l'indice di gradimento, presso di Lui, della tua fragile vita.
Sì, perché se ti chiama vuol dire che ti ama.
Gli stai a cuore, non c'è dubbio.
In una turba sterminata di gente, risuona un nome: il tuo.
Stupore generale!
A te non ci aveva pensato nessuno. Lui sì!
Più che "vocazione" sembra una "evocazione".
Evocazione dal nulla.
Puoi dire a tutti: si è ricordato di me.
Davanti ai microfoni della storia
(a te sembra nel segreto del tuo cuore)
ti affida un compito che solo tu puoi svolgere. Tu e non altri.
Un compito su misura… per Lui!
Sì, per Lui, non per te. Più che una missione sembra una scommessa.
Una scommessa sulla tua povertà.
Ha scritto "t’amo" sulla roccia, non sulla sabbia,
come nelle vecchie canzoni.
E accanto ci ha messo il tuo nome.
Forse l'ha sognato di notte, nella tua notte. Alleluia!
Puoi dire a tutti: non si è vergognato di me!
don Tonino Bello
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