lunedì 30 marzo 2020

E come Eucaristia

L’eucarestia, la mia autostrada per il cielo… Noi siamo più fortunati di quelli che vissero 2000 anni fa insieme a Gesù, perché loro per trovarlo e stargli accanto dovevano spostarsi continuamente, mentre noi abbiamo Gesù presente realmente sempre con noi: basta scendere sotto casa nella chiesa più vicina. Gerusalemme l’abbiamo sotto casa (Carlo Acutis in Originali non fotocopie Carlo Acutis e Francesco d’Assisi)
Carlo si domandava spesso perché si vedono file chilometriche di gente sostare ore per andare a vedere un concerto Rock, o un film, ma non si vedono le stesse file di fronte a Gesù Eucaristia. Diceva che le persone non si rendono conto di quello che perdono altrimenti le chiese sarebbero talmente piene che non vi si riuscirebbe ad entrare…E Carlo si mise alla ricerca di tutti i miracoli eucaristici nel mondo! (da http://www.miracolieucaristici.org/it/Liste/mostra.html)

venerdì 28 febbraio 2020

D come Discernimento

Quando, guardando la mappa di una città, desideriamo giungere a una meta, occorre capire innanzitutto “dove siamo” per individuare il percorso più appropriato. 
Così anche nella vita spirituale, sarebbe utile prendere consapevolezza innanzitutto della situazione nella quale ci troviamo…
Il discernimento presuppone quindi la scoperta, da parte nostra, di essere figli amati da Dio, non per nostro merito, ma gratuitamente…

mercoledì 15 gennaio 2020

C come Chiesa

Se è vero che la chiesa è “popolo adunato nell’unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”, come dice il Concilio; se è vero che invochiamo lo Spirito perché tutti “diventiamo un solo corpo e un solo Spirito”, come si esprime la liturgia della messa; se, dunque, la Trinità è la sorgente, l’immagine esemplare e la meta ultima della chiesa; bisogna concludere che, come nella Santissima Trinità, anche nella chiesa la comunione delle persone entra nel suo costitutivo essenziale…
È il mondo che noi dobbiamo amare, che non dobbiamo scomunicare, che dobbiamo inseguire, al quale dobbiamo voler bene; ed amare il mondo vuol dire farsi carico dei problemi di tutta l’umanità. Noi come chiesa siamo il popolo che passa in mezzo al mondo per annunciare che il Signore è risorto e cammina con noi. Non dobbiamo chiudere gli occhi finchè il mondo non dorme sonni tranquilli. Non dobbiamo avere paura di piegarci per lavare i piedi del mondo (Stralci da “Chiesa Stola e grembiule”, Don Tonino Bello)