venerdì 28 febbraio 2020

D come Discernimento

Quando, guardando la mappa di una città, desideriamo giungere a una meta, occorre capire innanzitutto “dove siamo” per individuare il percorso più appropriato. 
Così anche nella vita spirituale, sarebbe utile prendere consapevolezza innanzitutto della situazione nella quale ci troviamo…
Il discernimento presuppone quindi la scoperta, da parte nostra, di essere figli amati da Dio, non per nostro merito, ma gratuitamente…

Il discernimento non è una caccia al tesoro dove alla fine del gioco possiamo trovare il copione che Dio ha pensato per noi; invece è l’arte attraverso cui costruiamo la nostra risposta alla vita...
Continuamente ci troviamo a dover fare alcune scelte: tra ciò che è ragionevole e ciò che ci attrae, tra testa e cuore…Non lasciare dunque la tua barca arenata sugli scogli, ma comincia il viaggio! (Stralci da Testa o cuore? L’arte del discernimento, Gaetano Piccolo)

In ascolto della Parola e delle Fonti Francescane

Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei (Lc 1,34-38)

Ma un giorno in cui in questa chiesa si leggeva il brano del Vangelo relativo al mandato affidato agli Apostoli di predicare, il Santo, che ne aveva intuito solo il senso generale, dopo la Messa, pregò il sacerdote di spiegargli il passo. Il sacerdote glielo commentò punto per punto, e Francesco, udendo che i discepoli di Cristo non devono possedere né oro, né argento, né denaro, né portare bisaccia, né pane, né bastone per via, né avere calzari, né due tonache, ma soltanto predicare il Regno di Dio e la penitenza (Mt 10,7-10; Mc 6, 8-9; Lc 9,1-6), subito, esultante di spirito Santo, esclamò: «Questo voglio, questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore!» (FF 356)

PRO-VOCATI: “Non lasciare dunque la tua barca arenata sugli scogli, ma comincia il viaggio”. Se ancora non siamo in viaggio possiamo iniziarlo, cercando un fratello, una sorella adulti nella fede con cui camminare, e la Parola di Dio come lampada per i miei passi e luce sul mio cammino.

PREGHIERA: Dio d’Amore, che hai nelle tue mani la mia vita, io so di essere chiamato a una grande missione nella vita.
Nel mondo ci sono alcuni compiti speciali che rimarranno inadempiuti se non li compio io.
Ci sono dei luoghi nella vita che rimarranno vuoti se non li riempio io.
Aiutami a discernere quali siano i miei doni e dammi la generosità per usarli per il bene degli altri.
Guidami nelle tue vie. Che io sappia con fiducia che i doni che mi hai affidato, se usati bene, porteranno nuova vita e copiose benedizioni nel mondo. 
Io voglio compiere il grande sogno che Tu hai per me.
Dammi forza con la sicurezza di essere tuo amatissimo figlio, che tu hai unto col tuo Spirito perché io possa agire con giustizia e compassione. Mostrami come portare avanti la mia missione di essere, davvero, il tuo Amore, il tuo Cuore in un mondo che soffre. Amen

Se qualcuno desidera condividere domande, riflessioni o altro può scrivere a patriciapaola@libero.it

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