martedì 5 agosto 2014

"Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore" (Sal 89,12)


Niente più che il tempo d'estate è appropriato per stare maggiormente con se stessi, rallentando un po' anche i ritmi della vita quotidiana scandita da studio, lavoro e altre occupazioni e preoccupazioni. 

Anche io, Suora Francescana Missionaria di Assisi da 26 anni, vivo questi giorni mettendo più a fuoco ciò che può aiutarmi per riprendere con più energia la missione. Dedicare più tempo all'ascolto della Parola di Dio del giorno, fare quattro passi per intrattenermi cordialmente con la gente del posto (temporali e pioggia permettendo), raccontarci tra sorelle le esperienze dell’anno… 
Sì, l’estate mi aiuta a ricollocarmi nel mio stato di vita e mi conduce a cercare sempre più la bellezza di essere una donna consacrata, chiamata ad annunciare al mondo che c'è un'alternativa di esistenza che abbatte il grigiore e la disperazione del vivere quotidiano. 



Mentre scrivo mi chiedo se anche per molti di voi, fratelli e sorelle, il tempo delle "ferie" possa essere il tempo favorevole in cui ricostruire i legami familiari, che durante l’anno sono frammentati di vari impegni, con entrate e uscite alternate da casa dei membri della famiglia, e il calendario giornaliero ricco di appuntamenti e anche di imprevisti; se è un tempo dove sapersi divertire senza strafare oppure un non pensare ai problemi di ogni giorno con ogni sorta di evasione; se l'estate porti anche a voi lo stupore di chi contempla paesaggi mai visti e il restare a bocca aperta di fronte a un tramonto. 

Mi chiedo se questo è solo il tempo dello stress di arrivare a destinazione per poi trascorrere quella settimana o due di ferie (per chi può), tra frenesia di fare qualcosa a tutti i costi. Mi rendo conto che per altri purtroppo è ancora un cercare affannosamente un'occupazione e passare da un "forse" a un "vedremo"o a un "ci rivediamo dopo l’estate, chissà...". A questi fratelli rivolgo con affetto un ricordo particolare e una preghiera incessante al Signore perché li sostenga e aiuti. 
Il versetto che ho inserito all'inizio del mio scritto mi accompagna ormai da anni e credo che possa essere di aiuto per tutti coloro che abbiano il desiderio di vivere una vita piena, non solo di cose da fare, ma di senso. Il calendario, ahimè, scandisce inesorabile i giorni che passano e sembrano spesso troppo corti. E così passano i mesi e gli anni, sembrano tutti uguali. 

Il salmista ci suggerisce, invece, di cambiare punto di vista: non è il tempo e i fatti che determinano la nostra vita ma è la nostra vita che dà il senso e il gusto al tempo che passa. 
Per me, ad esempio, vivere la vita da consacrata "contare" i giorni è mettere il Signore al centro della mia vita e cercarLo in tutte le cose che vivo dal mattino fino alla sera. È saper ricominciare ogni giorno con il pensiero che è Lui che mi ha amata per primo e mi ha scelta per costruire insieme il regno di Dio; è Lui che mi conduce per le strade dai fratelli e sorelle ed è Lui che accompagna le mie azioni. È anche saper accogliere i disagi, le sconfitte, i propri limiti e quelli degli altri come opportunità per crescere nella fede e nell'amore, senza scoraggiamenti, ma con l’audacia di chi sa che è sempre aspettato e amato. 

Anche per chi vive il matrimonio "contare" i giorni dovrebbe essere alzarsi ogni mattino e riscegliere nel profondo del cuore lo sposo, la sposa che il Signore gli ha messo accanto, è accompagnare i figli nella crescita non affrettando i tempi perché diventino adulti ma rispettando le loro fasi e rimanendo al loro fianco senza soffocarli, cercando insieme la chiave di lettura della vita col promuovere ciò che è essenziale per un futuro migliore, con gesti e parole di speranza, di condivisione e di coraggio e non appesantendoli di fatalità e di catastrofismi di cui sono pieni i vari siti e giornali. 

É non accontentandosi di stare felici da soli, ma con gli altri e per gli altri che s'intraprendono strade di amicizia solidale e di impegno sociale, perché ogni uomo e ogni donna possano trovare dignità e rispetto. 
È poter abbracciare, dunque, un nuovo stile di vita lì dove siamo per diventare sapienti secondo Dio e non secondo il mondo. 

In un altro passo della Scrittura, l’autore sacro invita l'umanità a cambiare rotta per la vera felicità: "Confida nel Signore e fa il bene, abita la terra e vivi con fede. Cerca la gioia nel Signore ed esaudirà i desideri del tuo cuore… Sta in silenzio davanti al Signore e spera in Lui" (Sap. 9,1-6,11).

Buona estate, dunque, carissimi e impariamo a fare della nostra vita una lode al Signore, anche stando sotto l’ombrellone o in cordata sulle alte cime dei monti, ringraziandolo per quello che ci dona e diventando capaci di essere portatori di speranza, e di gioia a tutti coloro che ci avvicinano, cominciando da quelli che amiamo. Che il Signore vi benedica e vi doni la sua pace.

sr. Maria Grazia Marzocchini


Se qualcuno vuole contattare personalmente sr. Maria Grazia può scriverle a questo indirizzo: grazia.marzocchini@libero.it

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