sabato 2 dicembre 2017

Prima domenica di Avvento 2017


Liturgia del giorno: Is 63,16b-17.19b; Sal 79; 1Cor 1,3-9; Mc 13,33-37.

Con la prima domenica di Avvento inizia un nuovo anno liturgico, anno B, durante il quale saremo accompagnati dalla lettura del Vangelo di Marco.

Ci vengono donati un "nuovo" anno e un "nuovo" tempo di Avvento che diventano per noi occasioni per risvegliare il nostro desiderio di Dio, nel caso si fosse assopito, per lasciarlo nascere in noi, nel caso lo avessimo tenuto sempre nascosto, per continuare semplicemente ad alimentarlo.

L'Avvento è il tempo dell'attesa… di chi? Di che cosa? Attesa della seconda venuta del Signore che non sappiamo quando avverrà, ma nella fede lo invochiamo: Vieni, Signore Gesù (Ap 22,20).

Per essere pronti a vivere questo evento, è importante esercitarsi a riconoscere la venuta di Gesù nella nostra vita di ogni giorno. Egli, come dice don Tonino Bello, viene "come ospite velato" e non sempre è facile e immediato riconoscerlo. Occorre uno sguardo attento, non distratto dalle mille preoccupazioni, non frettoloso, non superficiale.

Vegliare, essere attenti, tenere desto il cuore perché non si lasci appesantire "da dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita" (Cf. Lc 21,34), il che non significa certamente astrarsi dalla realtà, ma saper dare il giusto “peso” alle cose. Attendere non vuol dire aspettare che il tempo passi rimanendo inoperosi, ma impegnarsi, con responsabilità, nel compito che Lui ci ha affidato (cf. Mc 13,34), tenendo, però, sempre vivo il desiderio e la nostalgia di Dio.

Così scrive Carlo Maria Martini:

Vigilare significa anzitutto vegliare, stare desti, rimanere all'erta. L'immagine più immediata è quella di chi non si lascia sorprendere dal sonno quando il pericolo incombe o un fatto straordinario ed emozionante sta per accadere. Vigilare significa badare con amore a qualcuno, custodire con ogni cura qualche cosa di molto prezioso, farsi presidio di valori importanti che sono delicati e fragili. Vigilare impegna comunque a fare attenzione, a diventare perspicaci, a essere svegli nel capire ciò che accade, acuti nell'intuire la direzione degli eventi, preparati a fronteggiare l’emergenza.

Rimanere svegli, essere attenti, avere cura, vegliare dunque: veglia la sposa che attende lo sposo, la madre che attende il figlio lontano, la sentinella che scruta nel cuore della notte; veglia l'infermiere accanto al malato, il monaco nella preghiera notturna; vegliano gli uomini e le donne che sono pronti a raccogliere i segnali di aiuto dei loro amici nel pericolo, dei loro fratelli nel dolore, del loro prossimo nella difficoltà; veglia la comunità dei credenti che è rapida nel reagire alla tiepidezza e alla stanchezza che l’allontanano dall'amore degli inizi.

Buon cammino di Avvento a tutti noi.

sr. Raffaella Cavalera




Nessun commento:

Posta un commento

Ciao. I commenti sono moderati dal web-master. Abbi pazienza... :-)