sabato 10 marzo 2018

#CREDERE


Liturgia del giorno: 2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21

"Perché chiunque crede in lui non vada perduto"

In questa IV Domenica di Quaresima l'evangelista Giovanni continua a presentarci il Figlio di Dio, Colui che ha salvato la vita di ogni uomo a prezzo della sua vita.

L'evangelista cerca di farci comprendere questa salvezza, ci fa capire che questa è legata al nostro #CREDERE, che non è un invito per chi è lontano dalla fede ma soprattutto è un richiamo per noi cristiani che ogni domenica ci accostiamo al banchetto eucaristico e rinnoviamo la nostra professione di fede.

Siamo noi ad accogliere o meno la Salvezza. #CREDERE che Dio ha mandato il suo Figlio, morto per poter salvare il mondo, #CREDERE che per Dio la vita di ogni uomo è preziosa e non vuole che vada perduta, dipende dalla nostra disponibilità ad accogliere.

È un’accoglienza questa che ogni giorno va scelta, perché Gesù non vuole essere dato per scontato, non vuole che professiamo il nostro credo e ci mettiamo un punto. Vuole sentirsi dire ogni giorno: "Sì, Gesù anche oggi credo in te".

Come la sposa che non si accontenta del Sì del matrimonio ma desidera che ogni giorno il suo sposo le ripeta il suo sì, le continui a dire “Ti amo” e ogni giorno sarà così un amore maggiore.

Ma cosa significa per noi oggi #CREDERE?

È accogliere, custodire, far fruttificare, vivere la propria vita con la consapevolezza che essa è un dono dall'alto e che agli occhi di Dio, la nostra, la mia vita è preziosa.

#CREDERE è riporre le mie speranze, è affidare la mia vita a Colui che è morto per me. Spetta a noi la scelta di #CREDERE, di amare la luce perché Gesù ci dice: "Chi fa la verità viene verso la luce".

Vivendo una vita vera, coltivando relazioni sincere basate sul rispetto e sull’onestà, impegnandoci nelle nostre occupazioni quotidiane, veniamo alla luce, cioè nasciamo di nuovo.

Ogni volta che decidiamo di camminare nella verità, decidiamo di credere in Gesù.

Pilato, secondo il racconto della passione di Giovanni, prima di consegnare Gesù alla folla gli chiede: "Che cosa è la verità?" (Gv 18,38).

Questa domanda potrebbe accompagnarci in questa settimana, aiutarci a fare luce nella nostra vita per testimoniare con maggiore consapevolezza il nostro #CREDERE.

Crediamoci!

Anna e Ilaria
(novizia e postulante sfma)




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