sabato 12 dicembre 2015

Terza domenica di Avvento 2015


Liturgia del giorno: Sof 3,14-17; Cant. Is 12,2-6; Fil 4,4-7; Lc 3,10-18.

«Allora, che dobbiamo fare?... Chi ha due tuniche, ne faccia parte a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto» (Lc 3,10-11)

Quante volte ci capita di ascoltare un'omelia o una riflessione e sentirci emotivamente attratti e personalmente coinvolti e pieni di entusiasmo. La stessa cosa è capitata agli abitanti di Gerusalemme corsi ad ascoltare Giovanni vicino al fiume Giordano per farsi battezzare. Il Battista propone loro un cambiamento di vita. Alla domanda "cosa dobbiamo fare?" egli risponde con atteggiamenti di solidarietà e condivisione. 

Vuoi essere felice?: dai a chi non ha, accontentati di quello che hai e non accumulare per te, sii onesto con il tuo prossimo. Tra alcune categorie di persone come i soldati o i pubblicani era frequente la frode e la corruzione. Sembra quasi la cronaca dei nostri giorni. 

La novità di vita che preannuncia il Battista richiede un nuovo modo di relazionarsi con la società degli uomini. Le folle accolgono questo invito di Giovanni che dice: "Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me... Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco"

Gesù verrà sì a portare la forza dello Spirito Santo, in un'immersione interiore che riempirà le persone della stessa forza ed energia di Dio. Il fuoco che predica il Battista è il fuoco del castigo su coloro che non accoglieranno la buona notizia. Gesù in verità, è Colui che mette al primo posto la persona ridandogli la dignità di figlio di Dio. No, Gesù non porterà quel fuoco distruttore ma l'offerta appassionata dell'Amore del Padre che è esclusivamente buono capace di "far levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni" (Mt 3,45). 

Per questo anche il Battista rimarrà "spiazzato" quando dal carcere, sentendo l'azione salvifica di Gesù, manderà a chiedergli: «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?» (Mt 11,3) 
La promessa di Gesù non è un'utopia; questo è il tempo favorevole per nutrirci della sua Parola e della sua Misericordia che non caccia via nessuno, ma che a tutti dà la forza di cambiare.

sr. Maria Grazia Marzocchini




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