venerdì 26 febbraio 2016

Echi da... "Stop and Go"


Riconciliazione: senso di colpa o senso di peccato?: questo il tema dell'ultimo weekend per ragazze (19-21 Febbraio 2016) vissuto in Assisi a Casa Emmaus.

Una tre giorni iniziata con la celebrazione della "Corda Pia" nella Basilica Inferiore. La celebrazione consiste in una prolungata meditazione che, i frati e i fedeli, sono invitati a fare sul mistero della passione e morte di Cristo in croce, abbinato al mistero della Passione vissuta da San Francesco nella sua vita e  attraverso l'impressione delle Sacre Stimmate avvenuta sul monte de La Verna, due anni prima della sua morte. In questo modo, sin da subito, ci sono stati presentati due compagni di viaggio: Gesù e san Francesco, che ci hanno guidato attraverso le loro parole e si sono manifestati con la presenza di suor Patricia e suor Rosa, che hanno condotto il weekend.

L'incontro è  seguito poi sulle note di una canzone di un noto cantautore italiano: "Linea d'Ombra" di Jovanotti. Nel testo della canzone l'autore è  chiamato a prendere il timone di una nave e la scelta spetta solo a lui: salire sulla nave, correre il rischio di non sapere cosa c'è dall'altra parte, oppure rimanere a terra, non scegliere e far si che siano gli altri a farlo per noi, insomma essere conduttori o passeggeri? 

Ed eccoci così al sabato dove due sono stati i temi delle riflessioni: "Ri-trovarsi" e "Riconciliazione", sviscerati attraverso la lettura di alcuni brani biblici  (1Re 19,9-15/Isaia 6,1-10/Geremia 1,4-10)  e di alcuni passi delle Fonti Francescane. Abbiamo potuto riflettere su come Dio si riveli nella nostra vita, rivelazione che, come nel caso di Isaia, si rivela in una brezza leggera e non nella forza di un terremoto. Riflessioni arricchite da fecondi momenti personali come l'Adorazione Eucaristica all'Istituto Serafico e il pellegrinaggio pomeridiano in una delle Porte sante presenti in Assisi.

Una giornata quella di sabato intensa e gratificante che si è conclusa con un pellegrinaggio serale alla Rocca Maggiore, dove ad attenderci c'era il paesaggio di un'Assisi tutta illuminata, la Basilica di San Francesco che si intravedeva in lontananza, la splendida valle umbra, l'imponenza della Rocca, ma "alzando gli occhi al cielo", come canta Carboni, un cielo stellato che lasciava senza parole e sembrava la conclusione perfetta di quanto vissuto in quel giorno e per dirla con un'altra canzone di Cherubini, "Ma poi come si fa a credere che il Cielo basti da riparo, solo chi lo sa sperimenterà che è così davvero". 

Il weekend si è concluso domenica mattina con la celebrazione eucaristica nella Basilica Inferiore di San Francesco. Ad arricchire le riflessioni, i momenti di preghiera e di condivisione c'è stata la stupenda accoglienza della comunità di Casa Emmaus, il loro farti sentire a casa e il loro rassicurante sorriso. Grazie! 

Ilaria

Sono partita con  un bagaglio  completamente vuoto, per ritornare con due. Avevo molto timore, eppure mi sono fidata della testimonianza di una mia amica, ma, soprattutto, mi sono affidata a Colui che mi voleva ad Assisi, per vivere quell'esperienza unica, piena di riflessioni e di amore. Pace assoluta che mi ha fatto godere di perdere la cognizione del tempo! La comunità ha gettato un seme ora aspetta a me annaffiarlo, per raccoglie i frutti maturi.

Elisabetta




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